La Terza Sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 17124/2018, depositata in data 17 aprile 2018, ha deciso che la conduttrice della palestra deve essere condannata per il reato di disturbo alla quiete pubblica ex art. 659 c.p..
Il fatto
Il Tribunale ha condannato la conduttrice della palestra per eccessivi rumori che hanno arrecato disturbo al riposo dei condomini dove la palestra è ubicata.
Tale rumore proveniva dall’impianto di aereazione che permetteva alla musica della palestra di diffondersi nei piani alti del condominio, creando malumori e contrasti ai condomini.
La conduttrice della plaestra ha proposto ricorso per cassazione.
La pronuncia
La Corte di Cassazione penale, a seguito di rilevamenti effettuati attraverso consulenze tecniche, ha precisato che il rumore proveniente dalla palestra supera la normale tollerabilità, quindi, oltre al superamento dei decibel, ha verificato, nel caso di specie, la diffusa capacità offensiva del rumore.
L’amministratore del condominio, per formare, ulteriormente, il convincimento del giudice, ha raccolto le numerose lamentele dei condomini, i quali hanno affermato che l’eccessivo rumore si percepiva nell’intero edificio.
Per tale motivo la Corte ha condannato la responsabile poichè ha il dovere di gestire la palestra con le relative cautele evitando di arrecare fastidi ai condomini.
In conclusione, la conduttrice della palestra è stata condannata per il reato di disturbo alla quiete pubblica.
Palestra eccessivo rumore condannataAvv. Marco Damoli
Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Ferrara, dopo aver conseguito l’abilitazione presso la Corte d’Appello di Venezia, è iscritto all’Albo degli Avvocati di Verona. È esperto di diritto civile e diritto commerciale.